Per decenni, il cinema ha fatto divertire la gente, influenzando e condizionando modi di fare e pensieri. Alcuni documentari sono stati utilizzati dai governi di diversi paesi del mondo come parte integrante dei programmi di promozione della salute pubblica al fine di prevenire la diffusione di malattie.
La psichiatria, come branca della medicina, è interessata a capire come la filmografia possa essere utilizzata per generare maggiore consapevolezza nelle persone, ogni giorno a confronto con le proprie emozioni e con crescenti disagi generati da stress e solitudine. Non dimentichiamoci, che i film mettono spesso in risalto malesseri o malattie mentali che dilagano nella popolazione. Ne deriva che anche se, ogni pellicola porta con sé un punto di vista – se vogliamo un giudizio – del produttore, i film possono essere utilizzati con successo a fini educativi.
Ma perché è così? Il cinema è, indubbiamente un mezzo di intrattenimento molto potente che ha ritratto una moltitudine di umanità toccando aspetti sia leggeri, sia profondi, talvolta orrendi.
Nel corso dei decenni, infatti, i film hanno rappresentato diverse situazioni psichiatriche, quali disturbi di personalità, schizofrenia, fino ad arrivare ad atti estremi.
Sebbene, un film richieda un minimo di “falsificazione” o “esagerazione” al servizio dell’intrattenimento, vero è che si rivela uno specchio piuttosto fedele della realtà ed è utile per comprendere ed analizzare molti aspetti delle malattie psichiatriche.
E’ chiaro che, ai fini educativi, un documentario sembrerebbe più utile di un film, ma anche quest’ultimo, attraverso il grande coinvolgimento emotivo che scene, suoni e parole provocano sullo spettatore, può far apprendere grandi lezioni o rivelare aspetti inattesi.
Come può essere utilizzato un film?
Le storie raccontate da bambini gettano le basi della comunicazione e comprensione umane, ma, se ci facciamo caso, per quale ragione i bambini scelgono i libri? Le immagini, più di ogni altra cosa, catturano la loro attenzione inducendo i piccoli ad abbinare suoni e figure e, più avanti, le scritte.
Può essere che un manuale di psichiatria non contempli metodi un po’ diversi, ma è innegabile che brevi racconti, poi visualizzati dal paziente, possano indurlo a gestire al meglio il proprio disturbo.
Il film, come dicevamo sopra, presenta una storia in forma accattivante, colpendo i sensi – la vista, l’udito – ma anche il cuore, attraverso le emozioni. Oggi, poi, con l’avvento del cinema tridimensionale, alzi la mano chi non si è sentito “tirato dentro” dal racconto e proiettato, insieme ai protagonisti, giù per un dirupo o in sella al dinosauro di turno.
La paura, come la gioia scatenano reazioni chimiche nel corpo umano e creano nuove connessioni che possono generare cambiamenti importanti. Certo è che un film, perché svolga anche una funzione educativa, deve essere di qualità e costruito ad arte, esattamente come sono ideate e pensate le storie dei bei tempi andati.
I racconti aiutano a distinguere il bene dal male, il pericolo dalla salvezza, a stare lontano dai guai.
In quest’Italia che legge davvero poco, dunque, un buon film può essere il luogo ideale dove apprendere il rispetto, la pace, la serenità. Se volete approfondire i temi trattati sopra potete trovare dei manuali sulla psichiatria nella fornita e specializzata Libreria Cortina Milano.