Scuola, periodo di smentite e conferme

di | Gennaio 5, 2016

La politica attuale è sempre terreno di scontro e contraddizione, raramente esiste coerenza tra quello che viene dichiarato e quello che viene fatto, il tema della scuola è molto caldo, rappresenta infatti un terreno d’interessi contrastanti, nei quali si vuole fare ma poi si fa un passo indietro.
Questo molto spesso capita per atteggiamenti della politica molto frettolosi, si vorrebbe mettere mano alla riforma della scuola, in maniera veloce, cercando quelle soluzioni che fino a questo momento sono mancate, per questo motivo il Governo attuale gioca la sua partita, spesso con dichiarazioni e scelte contradditorie e contrastanti.
Nel mese di luglio è scoppiato il caso Reggi, una sorta di rivoluzione nel mondo della scuola stessa che parte dagli orari degli insegnanti, arriva a una riforma sostanziale dei dirigenti scolastici, ridisegnando gli scenari delle loro competenze, per arrivare alla fine a un taglio dell’ultimo anno delle superiori.
Chiaramente il mondo della scuola non assiste impotente a questa proposta di riforma sostanziale, non consultata sul suo futuro, alza la testa, levata di scudi generalizzata, il Governo fa improvvisamente marcia indietro, Giannini del Pd prende posizione, gli stessi vertici del partito, smentiscono categoricamente qualsiasi tipo di decisione in tal senso.
Lo stesso Reggi improvvisamente dichiara di non avere mai affermato di voler fare una riforma così sostanziale, salvo poi confermare con voce molto più esile, la propria proposta, insomma come sempre un teatrino confuso di prese di posizione, volontà contradditorie che non si concretizzano in nulla.
Certamente il tema della scuola è molto caldo e sicuramente in autunno se ne riparlerà, infatti in qualche modo vanno fatti dai cambiamenti, una profonda riforma da molte parti spesso richiesta e fatta sempre a metà, si prospetta un periodo molto caldo, il problema resta quello di sempre, il budget a disposizione per effettuare una serie di interventi e in che modo agire.
Scuola recupero scatti del 2012
Le riforme abbozzate negli scorsi anni hanno tendenzialmente e progressivamente eroso il budget che si aveva a disposizione, alla scuola è stato chiesto a causa del clima di controllo e tagli, di riuscire a fare di più dando però in cambio di meno in termini di stanziamenti pubblici, soldi che nel corso del tempo sono sempre calati.
La scuola ha dovuto fare uno sforzo in più, cercare di proseguire nel suo compito educativo, avendo a disposizione una quantità di risorse limitate, per questo motivo si è assistito come sempre a un susseguirsi di proteste portate in piazza, il tema era sempre quello, come poter garantire un livello di istruzione adeguato con meno risorse a disposizione?
Gli stessi insegnanti hanno pagato lo scotto, blocchi negli aumenti, scatti di anzianità bloccati e finestre verso il pensionamento bloccate, una situazione complessa e difficile che ha lasciato l’amaro in bocca a parecchie persone.
Una scuola impreparata ad affrontare le sfide nel campo dell’istruzione, con poche risorse a disposizione e tanta buona volontà da parte degli insegnanti, pur in un contesto fortemente conflittuale con i genitori e la società esterna, hanno cercato comunque di portare avanti un progetto educativo basato sulla qualità.
Tuttavia per quanta buona volontà possa avere in insegnante, resta sempre il fatto che quando gli vengono negati dei diritti fondamentali, non può certamente affrontare questo impegno nel modo più sereno, per dare bisogna anche ricevere, in modo particolare quello che spetta a ogni persona.
Ora una buona notizia riguarda tutto il corpo insegnante in generale, infatti è arrivato l’ok dal Cdm al recupero degli scatti stipendiali maturati nell’anno 2012, il tutto dovrebbe avvenire in tempi molto brevi, in modo da poter già vedere nello stipendio di settembre/ottobre quello che è stato maturato.
Per una volta una bella notizia che non risolve certo i problemi ma va sicuramente nella direzione giusta.